Tra eleganza senza tempo e ricerca contemporanea. Marco Rossi fonda la sua prima galleria nel 1994 a Milano. La Marcorossi Artecontemporanea. Oggi alla sede di Milano si è aggiunta quella di Torino, Verona e Pietrasanta. La loro trait d’union? L’eleganza senza tempo che si intreccia alla ricerca di artisti contemporanei. Perché l’arte per Marco Rossi è un eterno presente.
Maria Vittoria Baravelli: Marco Rossi, raccontami chi sei!
Marco Rossi: Guarda, Maria Vittoria, io penso che parlare di me non sia una cosa facile, perché sono chiaramente gli altri che ti vedono, e ti danno un parere su di te. Però io credo di essere, e mi dicono che io sia, un imprenditore del mondo dell’arte e forse è una cosa abbastanza vera. Avendo quattro gallerie che hanno ognuna un proprio direttore, ma che sono coordinate poi da me, è come se avessi voluto portare il mondo dell’imprenditoria nel mondo dell’arte.
Tra eleganza senza tempo e ricerca contemporanea. Marco Rossi fonda la sua prima galleria nel 1994 a Milano. La Marcorossi Artecontemporanea. Oggi alla sede di Milano si è aggiunta quella di Torino, Verona e Pietrasanta. La loro trait d’union? L’eleganza senza tempo che si intreccia alla ricerca di artisti contemporanei. Perché l’arte per Marco Rossi è un eterno presente.
Maria Vittoria Baravelli: Marco Rossi, tell me who you are!
Marco Rossi: Look, Maria Vittoria, I think that talking about me is not an easy thing, because it is clearly others who see you, and give you an opinion about you. But I think I am, though, and they tell me that I am, an entrepreneur in the art world, and maybe that’s a pretty true thing. Having four galleries that each have their own director, but are then coordinated by me, it’s as if I wanted to bring the world of entrepreneurship into the art world.
Intervista di / Interview by Maria Vittoria Baravellie … Continua su / Continue on GlamourAffair Vision
In una cultura dell’immagine afflitta da un eccesso di rumore visivo, il ritorno alla ricerca di concetti essenziali e al bisogno di emozioni inattese spinge generazioni di giovani fotografi, artisti e designer ad intraprendere vie spesso imprevedibili. GlamourAffair Vision sposta la sua “visione” e la ricerca verso questi orizzonti indefiniti.
In a culture of image afflicted by an excess of visual noise, the return to the search for essential concepts and the need for unexpected emotions pushes generations of young photographers, artists and designers to undertake often unpredictable ways. GlamourAffair Vision shifts his “vision” and the search towards these indefinite horizons.
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