Alla Biennale Arte di Venezia: tra eventi ufficiale e simboli “ufficiosi”.
La 58. Esposizione Internazionale d’Arte, intitolata “May You Live In Interesting Times” è ormai entrata nel vivo ed animerà la città di Venezia fino al 24 novembre 2019. La Mostra, che si si articola negli storici Padiglioni ai Giardini, all’Arsenale e nel centro storico di Venezia, conta 90 partecipazioni nazionali e 21 eventi espositivi collaterali ufficiali. 79 gli artisti provenienti da tutto il mondo invitati dal direttore Ralph Rugoff ad interpretare il tema dal titolo che rappresenta un’espressione inglese a lungo erroneamente attribuita ad un’antica maledizione cinese che evoca periodi di incertezza, crisi e disordini: “tempi interessanti” appunto, come quelli che stiamo vivendo. Ai partecipanti il compito di svilupparlo attraverso l’arte. La cerimonia di premiazione ed inaugurazione al pubblico della Biennale Arte si è svolta sabato 11 maggio.
Sono 4 i paesi presenti per la prima volta alla Biennale Arte: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana partecipa per la prima volta alla Biennale Arte veneziana con un proprio padiglione. Il Padiglione Italia alle Tese delle Vergini in Arsenale (di cui Gucci è main sponsor), sostenuto e promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane, è a cura di Milovan Farronato. Il Leone d’Oro per la miglior Partecipazione Nazionale, assegnato da una giuria presieduta da Stephanie Rosenthal, è andato alla Lituania per l’opera Sun & Sea dove è stata ricreata una spiaggia con tanto di bagnanti in relax, apparentemente gente comune, mentre il Leone d’Oro per il miglior partecipante è stato assegnato all’artista afro-americano Arthur Jafa.
Ma, come ogni anno, qualcosa deve in qualche modo catalizzare l’attenzione e creare agitazione, soprattutto nel mondo social. E, dopo l’installazione sul Canal Grande del 2017, l’artista Lorenzo Quinn farà nuovamente discutere. Con la sua installazione dal nome “Building Bridges Quinn“, Quinn vuole celebrare i sei valori universali dell’uomo: l’amore, l’amicizia, la saggezza, l’aiuto, la fede e la speranza attraverso sei coppie di mani che si uniscono formando un ponte. Ci racconta di come, con la cooperazione tra le persone, sia possibile ottenere dei grandi traguardi per la collettività. La colossale e ” scomoda” installazione di 15 x 25 metri collocata all’Arsenale di Venezia, nel giro di qualche giorno è diventata, pur essendo estranea al circuito ufficiale e creando fastidio a qualcuno, l’opera simbolo della Biennale Arte 2019.
Cover Photo Credits:
VENICE, ITALY – MAY 09: Lorenzo Quinn’s Building Bridges by Halcyon Gallery during Venice Biennale 2019 on May 09, 2019 in Venice, Italy. (Photo by David M. Benett/Dave Benett/Getty Images for Halcyon Art International)