Franco Pianegonda, gioielli per donne uniche.

A Franco Pianegonda, classe 1968, nativo di Campodoro, una cittadina in provincia di Padova, cresciuto a Vicenza, città del Palladio, il destino non poteva preservare una strada diversa.
Un vero talento contemporaneo, con un bagaglio culturale e artistico tradizionale, influenze austriache e spagnole, il tutto confluito tutto nelle sue preziose creazioni.
Tutti i gioielli di Franco Pianegonda sono fatti a mano, in Italia, utilizzando oro, argento e pietre preziose.
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere questo grande artista e di intervistarlo per conto di Glamour Affair; se anche voi siete curiose di conoscerlo meglio, non vi resta che proseguire con la lettura di questo articolo.

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Dopo qualche breve rumore di sottofondo telefonico eccoci… finalmente ce l’abbiamo fatta, la linea è chiara, limpida e posso finalmente soddisfare tutte le mie curiosità sul maestro dei gioielli Franco Pianegonda.

Eccoci finalmente qui Sig. Pianegonda, ora che mi sente forte e chiaro ero curiosa di sapere da dove nasce questa sua passione per i gioielli.

Credo che sia stato una sorta di congiunzione astrale, sono cresciuto nella città del Palladio, uno dei più grandi poli produttivi della gioielleria degli ultimi 30 anni. Inoltre sono nato in un paese che si chiama Campodoro, un segno del destino!
Poi sono un amante del bello, dell’arte italiana e sono anche attratto da questa mescolanza di arte tra passato, presente e futuro e anche dalla mescolanza di quella che è una nuova arte, un’arte globale. Direi che il destino mi ha voluto affidare il compito di creare gioielli per le donne.

Mi diceva che nel creare i suoi gioielli mixa tradizione e innovazione, ma quando li crea ha come riferimento un modello di donna in particolare?

Concentro il mio estro creativo su un tipo di donna che mi piace, in modo particolare mi focalizzo su quello che mi piacerebbe vedere indossato da una donna, come uomo, come artista e come esteta, quasi come avesse una valenza erotica e un po’ provocatoria… del resto le donne lo fanno spesso, quando si truccano, quando indossano il loro abito migliore… e così anche i gioielli, lo fanno perché vogliono piacere.
Quella a cui io mi ispiro è sicuramente una donna elegante, con una certa predisposizione per l’arte, che si prende cura di se stessa e che è amante del lusso, di un lusso naturale, il lusso dei materiali pregiati e raffinati. Una donna emancipata, indipendente, con una certa posizione economica e che punta a gioielli di vero lusso. Mi riferisco ad una donna che vuole distinguersi e da qui anche la scelta di utilizzare dei materiali nobili.
Nel creare i gioielli inoltre prendo spunto dalle culture delle donne che ho avuto intorno: una madre spagnola, una nonna austriaca e una ex moglie americana, direi che sono attratto da una donna elegante e cosmopolita.

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Possiamo tranquillamente definire i suoi dei gioielli luxury: alcune collezioni sono più eleganti e ricercate, altre invece più fresche e giovanili, ma sempre con materiali pregiati. Nei suoi progetti futuri pensa di creare una linea più giovanile e quindi anche più “cheap”?

L’anno prossimo lancerò la linea PNG68, una linea d’ispirazione giovanile e dedicata ad una fascia d’età 18-30 anni, ad una donna libera dai legami familiari, che gira il mondo, che studia fuori casa e che quindi non vuole spendere grosse cifre per i gioielli, ma vuole comunque qualcosa che la contraddistingua.
PNG68 perché richiama un po’ i miei esordi, il periodo della rivoluzione giovanile, l’anno in cui sono nato. La collezione sarà prevalentemente in argento, con un target price diverso. Inoltre userò a livello di rifiniture un argento ossidato, una lega nuova che sarà di palladio e argento, una super lega del colore quasi del platino, super resistente e che non annerisce.

Dalla sua azienda non vengono creati solo gioielli, ma anche altri accessori di lusso. A questo proposito, mi chiedevo se si tratta di progetti collaterali o ha sempre affiancato le due cose?

Per il momento abbiamo solo realizzato e fatto orologi in argento, perché trovo che l’orologio in argento sia estremamente interessante. Inoltre abbiamo intenzione di allargare il nostro lifestyle su pelletteria e occhiali, ma questo è un progetto che abbiamo in cantiere e che non è ancora in fase di avvio.

Volevo staccarmi un attimo da quello che è il suo lavoro di creativo per chiederle come ha valutato la sua esperienza in qualità di espositore alla Triennale di Milano.

Diciamo che abbiamo fatto diverse esposizioni in giro per il mondo, un’esperienza che valuto sicuramente in modo positivo perché parlano di quello che è stato il passato fino a quel momento, ma io sono una persona che preferisce guardare al futuro: il passato ormai è passato e bisogna concentrarsi su quello che sarà, sull’innovazione, sulla capacità di leggere il futuro e di non subire quello che è già stato.

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Viviamo in un periodo in cui siamo martellati dalla comunicazione e questa cambia in continuazione, causa anche l’avvento dei social e di internet, che diventa un mezzo di comunicazione sempre più fruibile. Essendo il suo un target elitario, che magari è abituato ad un tipo di pubblicità più tradizionale, pensa di investire anche su questi nuovi canali cercando di incuriosire anche un target più giovanile?

Questo sicuramente verrà fatto con la PNG68, ma anche con la Franco Pianegonda stiamo lavorando molto bene con il web che sta prendendo un po’ il sopravvento anche su questo; forse in Europa le cose stanno iniziando a cambiare. Oggi è cambiata la maniera di comunicare, tutto è comunicazione e devi essere molto attento a 360 gradi spingendo molto anche sui social. Una volta la comunicazione si limitava sostanzialmente al gioiello e al packaging, oggi è tutto. Si aggiunge “dove trovi il gioiello”, ma soprattutto il tuo primo canale di comunicazione è direttamente il consumatore e questo è un aspetto che mi stimola maggiormente.

La sua notorietà è arrivata oltreoceano conquistando anche star internazionali, ha voglia di raccontarmi un aneddoto o una storia su uno di loro, magari anche un personaggio italiano.

Qualche anno fa in una nostra boutique è venuta Anastacia ad acquistare dei gioielli, lei si è messa a cantare e ha fatto un acuto che ho preso paura, perché tremavano tutti i vetri delle vetrine. Non avevo mai sentito una cosa del genere in vita mia, una voce davvero incredibile.

Ringrazio il Sig. Franco Pianegonda per avermi dedicato del tempo e se volete farvi brillare gli occhi non vi resta che visitare il sito.



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campanella

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About Author

Classe 1984, calabrese di origine, ma brianzola di adozione. Segni particolari? Sono dei gemelli e questo basta e avanza! Odio: annoiarmi, le persone negative, la tristezza e la cattiveria gratuita. Amo: il mare, il sushi, la pizza, il tiramisù e in generale il buon cibo... e, ahimè, si vede! Amo leggere storie romantiche che mi fanno sognare ad occhi aperti, ballare, cucinare e gli animali, in modo particolari i cani. Sono un’eterna e inguaribile romantica, ho un animo rock, ma impazzisco per il tulle, le gonne midi, soprattutto se sono vaporose e i tacchi alti, anche se per comodità indosso spesso le sneakers. Parlo tanto, anzi tantissimo... parlo anche con i muri. Ah, di conseguenza scrivo anche tanto. Mi sono laureata in Comunicazione di Massa Pubblica e Istituzionale nel 2011; la mia passione per la moda mi ha portato ad aprire un blog nel 2013: The Shade of Fashion, il mio angolo personale sul web. Piena di energia, per me le cose sono o bianche o nere, le mezze misure il più delle volte non esistono. Io sono così, o mi si ama o mi si odia! Il dilemma è: "mi amerete o odierete?".

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