Fondazione Feltrinelli: un nuovo Landmark per la cultura del futuro.
Dopo un lungo periodo di progettazione e due anni di lavori senza sosta, il nuovo ed affascinante edificio della Fondazione Feltrinelli è stato inaugurato dal 13 dicembre fino a sabato 17. Il progetto, che ha ridisegnato completamente la zona di Porta Volta, un’area di Milano mai veramente recuperata dal Secondo Dopoguerra, è firmato dalle archistar Herzog & de Meuron. Affermano gli architetti: «Volevamo creare qualcosa di molto tradizionale e molto moderno, che potesse essere semplice ma anche sorprendente. La vera sorpresa sta nella normalità».
L’edificio ospiterà nel tratto più corto la nuova sede della Fondazione Feltrinelli, centro di studi e ricerca: il piano terra ospiterà una nuova libreria del gruppo editoriale e un bar, al primo piano una sala polifunzionale, e nei due piani superiori gli uffici. All’ultimo livello, il più scenografico, sarà predisposta la sala lettura e consultazione, mentre gli archivi saranno custoditi nei livelli sotterranei. Gli interni, connotati da uno stile molto essenziale, saranno anch’essi a cura dello studio Herzog & de Meuron e avranno pavimenti in legno e pareti vetrate per dividere gli ambienti.
Un progetto per il futuro intriso di passato.
Cosi gli Architetti Jacques Hergoz e Pierre De Meuron raccontano la loro visione del progetto: i nuovi edifici si ispirano alla semplicità e alla imponente scala delle architetture che caratterizzano l’architettura storica milanese, costituita da esempi come l’Ospedale Maggiore, la Rotonda della Besana, il Lazzaretto e il Castello Sforzesco. I nuovi edifici sono anche ispirati dal tratto lungo e lineare delle tipiche cascine della campagna lombarda, che già rappresentarono un importante punto di riferimento per Aldo Rossi e per il suo progetto del Gallaratese.
Struttura e ripetizione sono i principali temi della nuova architettura, lunga e stretta, dove il tetto inclinato diventa un tutt’uno con la facciata dell’edificio. La struttura si adatta ai confini storici dell’area, con un adattamento dei suoi edifici al tracciato storico delle mura spagnole e con il giusto equilibrio tra trasparenza e definizione degli spazi interni. La composizione dei pieni e dei vuoti genera ritmo lungo tutta la struttura, che permette la presenza di spazi diversi, pur nella chiara unitarietà del progetto.
A breve anche tecnologia e verde pubblico.
La rimanente porzione di edificio, quella più lunga, ospiterà invece la nuova sede di Microsoft. L’azienda di Redmond ha previsto di spostare la propria sede da Peschiera Borromeo in pieno centro città entro febbraio 2017, con un nuovo spazio che potrà ospitare fino a 600 persone. Carlo Purassanta, AD della Società, commenta: «Non un headquarter lontano e chiuso ma un luogo aperto, trasparente, che possa facilitare le collaborazioni in tutti i sensi». Anche in questo caso il livello più basso è pensato per il pubblico con un’area showroom ed uno spazio dedicato ad attività digitali per scuole e workshop sull’innovazione.
In primavera verrà dato il via alla realizzazione del parco urbano, con la piantumazione dei primi alberi su viale Crispi, che si concretizzerà con la realizzazione 15 mila metri quadri di verde in prossimità dei resti visibili delle mura spagnole, attendendo però la bonifica dell’area carico del Comune. Mentre rimane ancora in bilico la realizzazione del terzo blocco, edificio tra viale Montello e Porta Volta che dovrebbe sorgere specularmente al vecchio casello daziario di Porta Volta e completare così il nuovo landmark culturale.
Un articolo dettagliato su questa spettacolare realizzazione è comparso sulla rivista The Next Building, ultimo numero dell’anno.