Quattro regole per creare un’opera d’arte.

Il food styling sta prendendo sempre più piede in ambito culinario. Gli chef si stanno trasformando in veri e propri artisti che creano le loro personali opere d’arte, giocando con forme, colori, dimensioni e consistenze del cibo, così da realizzare presentazioni che attirano al solo sguardo. La vista diviene così uno dei sensi maggiormente implicati nella degustazione di un piatto, dal momento che l’apparenza di quest’ultimo ha su di noi un impatto immediato.

L’estetica assume quindi un ruolo fondamentale che va ad incidere sull’aspettativa del gusto stesso del cibo e conseguentemente sul piacere che ne deriva dall’assaggio. Un piatto brutto, seppur buono, infatti, non creerà in noi la stessa aspettativa di un piatto ben composto e presentato con cura. Per realizzare un impiattamento a regola d’arte vi sono 4 aspetti fondamentali da tenere in considerazione: il colore, la forma, le dimensioni e la consistenza degli alimenti che vengono utilizzati per comporlo.

Il colore

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La scelta di alimenti che abbiano colori complementari aiuta a creare piacevoli contrasti che richiamano più facilmente l’attenzione. Potrete ottenere risultati altrettanto invitanti anche affidandovi a tonalità più simili tra loro, giocando con il ton sur ton. In caso di pietanze dalle tinte spente o molto scure, queste andranno ravvivate con l’aggiunta di note di colore quali verdure, emulsioni o fiori. Attenzione però a non eccedere nell’uso dei colori; oltre i tre infatti l’effetto rischierebbe di risultare caotico e poco invitante.

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La forma

Gli alimenti possono essere disposti in modo da creare forme precise, anche se non necessariamente geometriche (assolutamente da evitare disposizioni a croce o X), così da ottenere un risultato pulito e lineare a prima vista oppure secondo un ordine apparentemente più casuale purché basato su uno schema compositivo in cui vi sia una ripetizione degli stessi elementi.

antipasto

disposizione lineare

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disposizione circolare

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disposizione secondo schema casuale ripetitivo

Inoltre può essere molto efficace conferire forme particolari agli alimenti stessi, laddove si prestino a tali modifiche, grazie all’ausilio di coppapasta, formine, scavini e altri strumenti simili, ad esempio presentando un carpaccio di pesce tagliato a tondini invece che a semplici fette.

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Le dimensioni

Altrettanto importante per dare movimento e vivacità ad un piatto è l’utilizzo di elementi di varie dimensioni. Riprendendo l’esempio del carpaccio di pesce di cui sopra, potreste abbinare dei tondi più ampi ad altri più piccoli rendendo così più dinamica la composizione. E’  buona regola iniziare con la disposizione degli elementi più grandi per poi arricchirli e combinarli con quelli più piccoli, ultimando poi il piatto con i dettagli quali decorazioni, guarnizioni e condimenti vari, che ovviamente dovranno essere tutti commestibili.

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Le consistenze

Da ultimo per una maggiore dinamicità dell’impiattamento è fondamentale che giochiate con le consistenze dei vari alimenti, abbinando elementi fluidi come creme, emulsioni e salse ad elementi solidi sia morbidi che croccanti. Oltre che arricchire il gusto e la texture del piatto in tal modo gli conferirete anche un aspetto più complesso e conseguentemente più appetibile.

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Ulteriori accorgimenti da cui non potete prescindere per ottenere un presentazione di forte impatto visivo riguardano la scelta del piatto che farà da cornice alla vostra creazione, che dovrà essere il più neutro e lineare possibile, per non interferire con colori e forme degli alimenti e dovrà avere dimensioni proporzionate a questi ultimi.

E’ inoltre opportuno sapere che minore sarà il numero di elementi presenti nel piatto migliore sarà il risultato. Si consiglia quindi di non riempire tutta la superficie del piatto ma di seguire linee specifiche che possono svilupparsi al centro o ai margini dello stesso, in orizzontale, verticale o anche diagonale. Tenete presente inoltre che un numero dispari di pezzi, che può variare da un minimo di 3 a un massimo di 7, è funzionale ad ottenere un miglior bilanciamento della composizione.

Infine un ruolo decisivo spetta alla verticalizzazione del piatto: una composizione piatta, con elementi esclusivamente orizzontali posti allo stesso livello, risulterebbe noiosa e poco attraente a differenza di una composizione con elementi che si sviluppano in altezza e su piani differenti.

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La pratica ovviamente è un’alleata fondamentale per lo sviluppo del senso estetico e delle capacità compositive così come la continua ricerca di spunti, stimoli ed ispirazioni su web, libri e nella vita di tutti i giorni.

Un ultimissimo consiglio: prima di procedere con l’impiattamento vero e proprio è preferibile disegnare una bozza per dare una prima forma concreta alla vostra idea creativa. In questo modo la riproduzione pratica del piatto risulterà più semplice ed immediata. Riservate comunque un piccolo spazio all’improvvisazione per portare in tavola la vostra personale cifra stilistica.



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About Author

Classe 1979, milanese, laureata in giurisprudenza, dopo una breve carriera come avvocato ho deciso di dedicarmi a tempo pieno ai miei due figli maschi. Mai avrei pensato che grazie alla maternità avrei scoperto la mia più grande passione. Stando ai fornelli a poco a poco ho infatti compreso che la cucina era la strada giusta da percorrere. Così mi sono reinventata impegnandomi con tutte le mie energie per affinare la mia "arte" culinaria. All'inizio mi limitavo ad una mera esecuzione delle ricette ma grazie a un po' di pratica e a qualche critica costruttiva, ho imparato a personalizzare i piatti secondo il mio gusto e le mie intuizioni. Un anno e mezzo fa ho deciso di dare sempre più forma e spazio alla mia passione creando un blog di ricette che rappresentano la sintesi di ciò che desidero esprimere attraverso la mia cucina: l’inventiva, la ricerca di equilibri tra sapori e consistenze diversificati e la cura della presentazione, fondamentale per far si che un piatto appetitoso sia appetibile anche al solo sguardo.

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